Sarebbe dovuto essere un mercato invernale all'insegna dei rinforzi per il Miseria e Nobiltà Maddaloni e invece si è trasformato in un incubo. A sorpresa Michele Antropoli, Gerardo Lieto, Fabrizio Daniele ed Emilio Panniello lasciano il club gialloblù e da oggi sono ufficialmente liberi di trovarsi una nuova sistemazione. La notizia è stata confermata da Luigi Verdicchio (figlio del presidente) che a nome della società ha ringraziato gli atleti augurandogli migliori fortune: "In realtà la decisione è stata sofferta – ha commentato il pivot – e riguardava solo Panniello e Daniele. Non eravamo infatti contenti del loro rendimento e consensualmente avevamo deciso di interrompere il rapporto. Siamo rimasti sorpresi quando anche Antropoli e Lieto hanno chiesto di andare via, ma poichè non possiamo trattenere nessuno gli è stata firmata al lista di svincolo e ora sono liberi. Dispiace perchè il mister e Antropoli sono stati tra i protagonisti della promozione in C1 e avremmo voluto continuare ancora insieme a loro". Una versione ben diversa da quella di Panniello: "Il nostro rendimento? Parlano i risultati, le immagini e il parere del tecnico che vale più di ogni altra cosa. E poi fino ad oggi nessuno si era lamentato nè di me nè di Daniele. La verità è che hanno voluto ridimensionare il progetto dal momento che sabato dopo la sconfitta con la Traiconet il presidente ci aveva comunicato che da questo mese ci sarebbe stato un decurtamento del 60% dei rimborsi spesa. Chi non era d'accordo poteva andare via e francamente sia io che Fabrizio non ce la siamo sentita di continuare". Amareggiato anche Lieto che senza mezzi termini rincara la dose: "Se mi avessero detto di voler puntare solo alla salvezza la campagna acquisti sarebbe stata meno dispendiosa. Senza Busino, senza una panchina adeguata e con mille problemi eravamo a due punti dai playoff. L'addio di Panniello e Daniele è stato un chiaro segnale della società che evidentemente non crede più in un progetto a mio avviso molto interessante. Un vero peccato perchè invece io ci credevo e potevamo arrivare lontano. Quando siamo arrivati a Maddaloni mi avevano chiesto di ricominciare da zero e con l'aiuto di Panniello e Antropoli avevamo costruito una rosa forte e compatta. Almeno questo pensavo fino a poco tempo fa. Vado via con dispiacere ma auguro al Maddaloni, al presidente che è una persona squisita e ai ragazzi di potersi salvare". Per il momento la squadra è stata affidata a Massimo D'Angelo che avrà il compito di salvare un gruppo che a questo punto dovrà per forza di cose essere rinforzato.
Armando Serpe