Passata la mezza delusione del pari interno all’esordio con la Bielorussia, la Nazionale di futsal guarda avanti verso il prossimo ostacolo che risponde al nome della Finlandia. Il cammino nelle qualificazioni a Futsal Euro 2026 passa dalla seconda giornata del gruppo 2: gli azzurri volati in direzione Vantaa (alle porte di Helsinki) per prepararsi alla sfida di martedì 4 febbraio quando alle ore 18 italiane (le 19 in Finlandia, diretta Vivo Azzurro TV) scenderanno in campo contro la capolista del girone. I finnici, allenati dal ‘nostro’ Sergio Gargelli, hanno infatti vinto la prima partita del raggruppamento, battendo 5-0 Malta lo scorso 17 dicembre.
MOTTA. Dopo il 2-2 di Catania con i bielorussi, per gli azzurri l’imperativo è vincere. Lo sa bene Gabriel Motta che torna sul pari di giovedì: “Il futsal è uno sport assurdo. Guardando le statistiche (48 tiri per l’Italia, 21 quelli della Bielorussia, fonte uefa.com, ndr) è impensabile non aver vinto. Eppure dobbiamo essere contenti di non aver perso, di aver pareggiato all’ultimo e aver conquistato un punto. Certo, non possiamo essere felici al 100%, una partita così bisogna vincerla: ci sono stati alcuni fattori che ci hanno un po’ bloccato, specialmente nel primo tempo. Nella ripresa, siamo persino andati sotto su una ripartenza e quando subentra la pressione del risultato, tutto si complica. Ora però il ghiaccio con la competizione l’abbiamo rotto, dobbiamo guardare avanti con fiducia”.
SOGNI E RESPONSABILITA’. Il messaggio è chiaro, testa alla Finlandia: “Affronteremo una squadra forte, con un allenatore italiano che conosciamo bene. Sono forti fisicamente, organizzati, con esperienza internazionale: mi aspetto una gara più aperta rispetto a quella con i bielorussi che praticamente non hanno giocato, badando soprattutto a chiudersi in difesa”. Motta parla da leader, qual è. Lo è diventato un poco alla volta, partita dopo partita, crescendo e segnando. Al suo quarto anno in Nazionale sono 37 le presenze e 21 i gol: i numeri, tranne che con la Bielorussia, non mentono: “Sento la responsabilità di questa squadra, specialmente in fase offensiva. Mi sento cresciuto rispetto a qualche anno fa e in questo l’esperienza in Spagna (dal 2021 è al Cartagena, lo scorso anno vincitore della Liga, ndr) mi ha aiutato accelerando il mio processo di crescita. Avevo un ‘planning’, un’idea di come sarebbe dovuta andare la mia carriera e credo di trovarmi a un punto che mi sarei aspettato di raggiungere fra due-tre anni. L’obiettivo è arrivare alla soglia dei 30 anni al top di forma fisica e mentale. Anche perché con la Nazionale ho un progetto ben chiaro in testa: sappiamo di non venire da grandi stagioni, pertanto penso un passo alla volta. Intanto qualifichiamoci all’Europeo, poi il sogno è ovviamente il Mondiale. Non partecipare all’ultima Coppa del Mondo è stata una delusione enorme. Abbiamo perso una possibilità che passa una volta ogni quattro anni: dobbiamo riportare l’Italia dove merita di stare”.
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