Si è concluso ieri l'ultimo raduno di Norcia della Nazionale under 21 in previsione della partenza per San Pietroburgo in programma domenica da Fiumicino. Gli azzurri di Paolo Minicucci hanno quindi concluso la preparazione per il primo Campionato Europeo di categoria. Soddisfatto il mister al termine dei quattro giorni anche se c'è da registrare qualche problemino fisico nel reparto offensivo. "Il raduno è andato abbastanza bene – ha confermato Minicucci – dobbiamo solo fare i conti con la sfortuna con tutti e tre i pivot acciaccati. Cividini è fuori per l'infortunio patito domenica scorsa, Poltronieri ha una contusione al piede e Crepaldi una distorsione alla caviglia".
perdere le finali non mi piace". Ma anche se ai primi Campionati Europei UEFA Futsal Under 21 della storia l'Italia si presenta con un biglietto da visita importante – tre partite e altrettante vittorie nelle qualificazioni, 25 reti realizzate e nessuna subita – Paolo Minicucci è consapevole delle difficoltà che attendono a San Pietroburgo i suoi ragazzi. Per il Ct degli Azzurrini è la Spagna la "super-favorita" del torneo, davanti ai padroni di casa della Russia: l'Italia, al pari di Ucraina e Slovenia, può rappresentare il terzo incomodo.
Cammino difficile
"Abbiamo il girone più difficile, è un dato di fatto", sottolinea Minicucci a uefa.com, "La Slovenia è una nazionale che sta lavorando benissimo e noi la incontriamo alla prima partita, che è la più difficile perché secondo me ha un'importanza che può paragonarsi a una finale. Può determinare il fallimento o può darti lo slancio. La Croazia è una squadra che abbiamo già affrontato, sta crescendo esponenzialmente. Poi naturalmente incontriamo i padroni di casa: se dovessimo giocarci il passaggio del turno contro la Russia, sarebbe un'altra finale. E' un cammino difficile".
Ritmi serrati
Prima di mettersi in marcia, il Ct non avrà molto tempo da trascorrere con la squadra. Ci sarà uno stage dal 30 novembre al 3 dicembre, poi i convocati torneranno a disposizione dei rispettivi club per la giornata del campionato nazionale del 6 dicembre; il 7 la spedizione Azzurra salirà sull'aereo che la porterà in Russia per l'Europeo, in cui esordirà il giorno successivo. Ritmi davvero frenetici. "Ogni volta che abbiamo avuto l'opportunità di stare insieme più di dieci giorni, abbiamo fatto benissimo", ricorda il Ct, "Fare un mini-raduno, disputare una giornata di campionato, partire e dopo più o meno dieci ore doverci presentare in campo, rappresenta un ostacolo non indifferente. Ma nella vita occorre essere fatalisti, la nazionale danese di calcio fu richiamata dalle vacanze e vinse gli Europei del 1992. Certo, avere l'opportunità di lavorare insieme almeno una quindicina di giorni per acquisire meccanismi fondamentali specifici del futsal (palle inattive, fase difensiva, possesso) è un forte beneficio. Il gruppo in una disciplina come la nostra è il sesto giocatore e lo ottieni anche stando insieme in campo".
Lima e gli altri
Gabriel Lima è l'Azzurro sul quale saranno puntati maggiormente i riflettori, non solo per i cinque gol messi a segno nelle qualificazioni. Pur riconoscendo il valore dell'italo-brasiliano del TFL Arzignano, Minicucci chiarisce che sono molte le frecce a disposizione nel suo arco. "Il futsal è uno sport di squadra, ma uno sport di squadra vive delle prestazioni dei singoli. Quindi se tutti i giocatori non fanno una grande prestazione, il risultato non viene", il ragionamento del tecnico, "Gabriel è uno che tende a tenere le redini del gioco, a dettare i tempi. Però posso garantire che ogni ragazzo ha le sue caratteristiche specifiche e se riesce a metterle in campo, può fare la differenza. Sotto questo punto di vista è un gruppo che ha qualità, penso anche alle giocate di (Wellington) Coco o a (Jean Carlos) Cividini che ha di natura caratteristiche da pivot, ruolo sempre più difficile da trovare. Voglio aggiungere che siamo stati abbastanza fortunati con i tre portieri, sono fondamentali in questa disciplina. (Gabriel) Miraglia, (Leandro) Garcia Pereira e (Antonino) Martino hanno dato a oggi grandi garanzie".
Lo staff
Musica per le orecchie del preparatore dei portieri Maurizio Venditti, tra i componenti di uno staff dell'Under 21 di cui Minicucci si dice "orgoglioso". Giorgio Zito, allenatore in seconda e preparatore atletico, Giuseppe Maccauro, medico, e Paolo Ceccarelli, fisioterapista, sono gli altri principali collaboratori del Ct. "Ho sempre scelto persone con le quali potessi avere contrapposizione, che mi facessero riflettere, gli ‘yes-man' non mi sono mai piaciuti", spiega, "Credo che serva avere intorno persone di spessore, che nel momento giusto sappiano cosa fare e come comportarsi. La vittoria del nostro gruppo è stata questa, partendo da Antonio Sarnelli (il team manager) insieme con tutti gli altri. Persone che sanno bene di che cosa parliamo, che conoscono bene la nostra realtà e svolgono il loro lavoro con professionalità".
L'importanza dei giovani
San Pietroburgo sarà sicuramente l'appuntamento più importante per Minicucci da quando è diventato allenatore. "L'Europeo rappresenta il coronamento di un sogno del quale noi italiani, insieme con i russi, siamo stati sicuramente i precursori", sottolinea il tecnico, "E' la conclusione di un percorso e l'inizio di un altro più importante, finalmente anche a livello internazionale il movimento giovanile si è attivato. I giovani sono la linfa di ogni attività, se non si lavora su di loro non c'è futuro". L'auspicio del Ct degli Azzurrini è che le varie federazioni riescano "ad aprire gli occhi verso il futsal, disciplina propedeutica per il calcio ed estremamente formativa per i bambini".