L’Atletico Frattese sta disputando una stagione straordinaria e nel girone B di C2 la posizione occupata, seconda, è anche figlia del merito del compatto reparto arretrato, comandato dall’estremo difensore nero-stellato Gianluca Amoruso che ha subito soltanto 34 reti. Sfida nella sfida per il primato con la capolista Terzigno e con il suo amico fraterno Nicola Nardotti, bomber rossonero che è stato intervistato dal nostro portale giovedì scorso.
DIFESA FERREA. “Penso che le lodi vadano rivolte all’unione del collettivo, lottiamo tutti insieme verso il traguardo. Inoltre mister Longobardi permette che i singoli si esprimano al meglio all’interno del gruppo stesso”.
RAPPORTO FAMILIARE CON IL FUTSAL. “Ho iniziato a respirare questa disciplina nel lontano 2002: a Gragnano giocava mio fratello Gerardo, a cui mi ispiro e ritengo sia stato un maestro, un esempio e uno dei più forti portieri in Campania, ho iniziato a giocare con l’Under 18 e vedendo lo StabiAmalfi a Scafati, dove abito, sono stato influenzato da Piccolo”.
SPENSIERATEZZA. “Nei minuti precedenti ad un incontro scherzo e faccio battute, mi concentro così, non mi affido a nessun rito specifico”.
NARDOTTI? MI DOVRÀ DUE PIZZE. “Io e Nicola siamo stati vicini di casa per vent’anni, siamo cresciuti insieme anche giocando a pallone per strada e già allora perdeva – scherza-. Non abbiamo ancora scommesso nulla, credo opteremo per la pizza e spero di incontrarlo anche in finale di Coppa in modo che potrò riscuotere un doppio premio”.