Alla TJ Lokomotiva Plze? Motta illude gli azzurri. La Nazionale di Bellarte costretta a rincorrere due volte la Repubblica Ceca: un’invenzione di Merlim permette a Marcelinho di trovare il definitivo pareggio a 48″ dal termine. Ma il 3-3 non è un buon risultato nel girone D di Elite Round per le qualificazioni mondiali. A due giornate dal termine la Spagna è a +5, azzurri secondi, decisiva la trasferta in Slovenia.
Gli azzurri prendono subito possesso della partita. Al 3’ sono sfortunati colpendo in rapida sequenza due volte i legni: il primo è una traversa su un tiro di Merlim, il secondo un palo colpito da Motta con un sinistro da 12 metri. Al 5’ la Repubblica Ceca risponde, con Seidler che colpisce a botta sicura sul secondo palo trovando la grande risposta di Bellobuono in spaccata. L’Italia, intanto, continua a litigare con i pali: un calcio d’angolo di Cainan viene deviato sotto misura da Marcelinho, su cui è prodigiosa la parata di Nemec; sul seguente tap-in, sempre il giocatore dell’Olimpus Roma trova la deviazione con la palla che si ferma sul montante. Vista la superiorità italiana, Neumann – Ct dei cechi – prova, già nel primo tempo, la carta del portiere di movimento, molto utilizzata anche nella precedente sfida di Policoro. A 2’ dall’intervallo gli azzurri la sbloccano, con merito: sugli sviluppi di un angolo – battuto con la solita sapienza da Merlim, oggi capitano per l’assenza di Musumeci – Motta trova il sinistro vincente per l’1-0. A 30’’ dall’intervallo, però, la Repubblica Ceca pareggia al termine di una transizione vincente con Pavel Drozd.
Nel secondo tempo l’avvio di Merlim e compagni è ancora una volta positivo, con Nemec costretto a tre importanti parate nei primi 5’: la prima su un mancino volante di Motta, poi su Marcelinho e Isgrò. Al 6′, proprio quest’ultimo si mette in proprio, intrufolandosi nella difesa ceca e presentandosi a tu per tu con Nemec, superlativo nel neutralizzare. Le occasioni, in questa fase della partita, sono tutte per i ragazzi di Bellarte: al termine di un’ottima uscita dalla pressione, Marcelinho calcia di mancino di prima intenzione, ma Nemec sembra insuperabile. La Repubblica Ceca, dal canto suo, insiste sempre con il portiere di movimento e la mossa mette in difficoltà gli azzurri, soprattutto sul piano del dispendio fisico. A 7’ dal termine, dopo un paio di rischi presi dall’Italia, i cechi passano in vantaggio: è un gran tiro di Vnuk a battere Bellobuono portando il risultato sul 2-1. Bellarte risponde immediatamente, inserendo, a sua volta, Merlim per il power play, ma il gol del 2-2 arriva con una magia di Isgrò che, volando via in fascia, trova un assist magico per Marcelinho: il 19 azzurro batte Nemec con un dolce tocco sotto. È parità a 4’ dalla fine. La Repubblica Ceca ha ancora la forza di passare avanti: Resetar si infila come una lama nella difesa azzurra, fulminando Bellobuono per il 3-2 a 2’30’’ dalla sirena finale. L’Italia rischia il colpo del ko quando Pavel Drozd, intercettando palla sul portiere di movimento, calcia in porta colpendo il palo. Finita qui? No, le emozioni non mancano: col il 5vs4 l’Italia va ancora a segno. Altra palla geniale di Merlim e Marcelinho, sul secondo palo, trovando la doppietta personale, fa 3-3 a soli 48’’ dalla fine. Gli azzurri hanno un altro paio di chance negli ultimi secondi, ma non capitalizzano. Finisce così in parità il match di Plzen.
REPUBBLICA CECA-ITALIA 3-3 (1-1 pt)
REPUBBLICA CECA: Nemec, Zaruba, P. Drozd, Slovacek, D. Drozd, Vahala, Krivanek, Resetar, Seidler, Homola, Holy, Vnuk, Knobloch. Ct Neumann
ITALIA: Bellobuono, Calderolli, Motta, Donin, Merlim, Parisi, Etzi, Ugherani, Fortini, Isgrò, Cutrignelli, Cainan, Marcelo, Lo Cicero. Ct Bellarte
MARCATORI: 18’04’’ pt Motta (I), 19’25’’ P. Drozd (RC), 12’56’’ Vnuk (RC), 15’44’’ Marcelinho (I), 17’31’’ Resetar (RC), 19’12’’ Marcelinho (I)
AMMONITI: Isgrò (I)
ARBITRI: Petar Radojcic (SER), Nikola Rabrenovi? (SER), Oliver Nikoli? (SER), CRONO: Ond?ej ?erný (RC)
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