Domani è il grande giorno, la prima sfida Italia-Spagna al Palabarbuto di Fuorigrotta con la replica mercoledì al Palajacazzi di Aversa. Dal sito della Divisione le prime sensazioni dei tre campani Botta, Gigliofiorito e Melise. Oggi sulla Gazzetta dello Sport la vetrina è ancora dedicata a loro.
BOTTA – "Spero di giocare, sarebbe la prima volta contro gli spagnoli". Vincenzo Botta sta per vivere un sogno, divenuto realtà. "Italia-Spagna è la partita che chiunque vorrebbe giocare. Incontriamo i vice campioni del mondo e campioni d'Europa, è il massimo. Sono sicuro che saranno due gare bellissime ". L'ultima volta che azzurri e Furie Rosse si sono incontrate a Napoli era l'annus domini 2003, quello della doppietta di Foglia ed un 2-1 indimenticabile. Botta era lì. Al Palamaggiò. "Ricordo tanta gente, mai vista tanta in vita mia – dice il calcettista dello Scafati – per un giocatore avere la possibilità di scendere in campo in un Palazzetto pieno è qualcosa di unico. Ti dà una grande carica, ti gasa, giochi al di sopra delle tue possibilità. Non so se qualcuno della famiglia mi farà una sorpresa. Di certo sono curioso di vedere Kike, è il giocatore più rappresentativo".
GIGLIOFIORITO – "Orgoglioso di questa convocazione". Francesco Gigliofiorito gonfia il petto. Non capita tutti i giorni di giocare Italia-Spagna nella propria terra. E il capitano del Caffè Toraldo scalpita. "In tribuna ci sarà la mia famiglia, verranno tutti i miei amici, compresa la mia fidanzata. Sono veramente felice di tornare a far parte di questo gruppo". Gigliofiorito descrive Menichelli. "Sotto il profilo delle convocazioni è obiettivo, valuta il momento di forma e non lascia fuori a caso. Quando venni convocato per la prima volta, per le qualificazione europee a Kaunas, andai veramente bene nel ritiro che facemmo prima del girone a Roma. Poi ho avuto un calo di forma e giustamente il commissario tecnico ha deciso di puntare su altri giocatori. Ho ripreso la forma e a Cercola ho fatto un buon raduno. Queste due amichevoli rappresentano un momento di crescita importante – dice – dovremo giocare al massimo delle nostre possibilità ed evitare figuracce". D'altronde la forza degli spagnoli è rinomata. Ma Gigliofiorito non si tira indietro. "Da giovane avrei avuto un timore, ora invece sono impaziente ed eccitato, non vedo l'ora di giocare: vorrei restare in campo tutta la partita per dare una mano ai compagni. La Spagna? Ha nel gioco la sua arma migliore. Sono mostri sacri del futsal, vanno temuti come collettivo". Italia-Spagna a Napoli e nu babà.
MELISE – Per Daniele Melise Italia-Spagna non è una novità. Già, la stella del Napoli Vesevo era presente nell'ultimo precedente fra gli azzurri e le Furie Rosse dello scorso 3 aprile ad Arnedo, al Four Nations Cup la Roja vinse 5-3 e si aggiudicò il torneo. "Noi facemmo una buona partita, fummo anche un po' sfortunati e loro ci punirono". Melise stavolta avrà il pubblico della sua terra ad incitarlo. "Qualche amico verrà, a Napoli il calcio a 5 è molto seguito, io spero di giocare ma intanto ringrazio il mister che mi dà quest'opportunità, questa convocazione non me l'aspettavo ma è arrivata al momento giusto". Ci saranno i "senatori" ad aiutarlo. "Saad e Forte hanno l'esperienza giusta, sanno come giocare questo tipo di partite, sono sicuro che, come al solito, ci daranno una grande mano anche a noi che siamo meno esperti". Già, davanti c'è un "equipazo", la Spagna, i tricampioni d'Europa e vice-campioni del mondo. Quelli che hanno interrotto l'egemonia del Brasilea. Che durava da quasi un lustro. "Kike è sicuramente il giocatore più forte, fa la differenza, ma hanno anche Alvaro e Fernandao". Jamme ja, Italia!