Non bastano alla Nazionale Under 21 di Raoul Albani un gol e tre legni per avere ragione dei pari età spagnoli. Al Polideportivo di Quintanar del Rey, gli azzurri devono accontentarsi di un altro pareggio dopo il 3-3 di ieri ad Albacete, stavolta per 1-1.
L’esperienza insegna e, dopo il primo tempo di ieri, dominato dagli azzurri, la Spagna si presenta in campo più compatta e attenta. E’ comunque l’Italia, però, a tenere il pallino del gioco, mentre la formazione di Fede Vidal si rende pericolosa per lo più in contropiede. Il primo tentativo verso la porta è firmato Pizzo, ma dopo il dribbling a rientrare sul sinistro, il gioiellino della Luparense alza troppo la mira; passano, però, appena 30” e le Furie Rosse gi rispondono su azione di ripartenza: ci pensa allora Tornatore a sventare tutto, con un autentico miracolo su Vinas, servito da Puente. Al 4′ è ancora dai piedi di Pizzo che nasce il pericolo per i padroni di casa: l’azzurro scappa sulla destra, serve e riceve di tacco da De Oliveira e entra in area, ma proprio al momento del tiro, è un difensore avversario a toccargli da dietro la palla con la punta del piede, quel tanto che basta per portarlo ad una conclusione debole che Perez può sventare in spaccata. I primi minuti sono vivaci: l’occasione successiva è dei padroni di casa, sugli sviluppi di una rimessa laterale, con Tornatore che respinge il diagonale di Gimenez. Prima che scocchi la metà del primo tempo, Boaventura si rende protagonista sia in fase offensiva che in fase difensiva, prima con un’azione personale in ripartenza e il tiro deviato in angolo dal portiere di casa, poi con una scivolata a spazzare l’area sul contropiede di spagnolo, intercettando l’assist sul secondo palo di Puente per Daniel Garcia. Al 12′, invece, il miracolo lo compie Perez che, a tu per tu con De Oliveira, ci mette la mano sul piazzato del giocatore dell’Asti, e manda in corner. Dopo un ottimo recupero di Caverzan su Vinas, è ancora il pivot dei piemontesi a farsi trovare libero spalle alla porta al limite dell’area sul filtrante di Schininà: De Oliveira si gira in un fazzoletto e conclude a botta sicura, ma Echeverria – che aveva preso il posto di Perez tra i pali – tocca con la punta delle dita e nega ancora il vantaggio agli azzurri. Al 18′, altra palla gol italiana, sempre con De Oliveira che insiste sulla destra, aggira l’estremo difensore avversario e conclude, ma – troppo defilato – trova solo il primo palo esterno. Prima del cambio di campo c’è ancora il tempo di vedere una grande uscita di Tornatore sui piedi di Paz e l’ennesima parata in corner di Echeverria su De Oliveira, stavolta direttamente su calcio di punizione.
Nella ripresa, però, le emozioni sono immediate. L’Italia, infatti, ci mette meno di due minuti a trovare la rete del vantaggio dopo un’azione insistita, nata dal contropiede di Boaventura che serve l’assist al centro per Mentasti: il capitano, tutto solo al liimite, si fa ipnotizzare dal portiere spagnolo che non blocca e tiene viva la manovra azzurra; a provarci, dalla distanza, è Schininà con un sinistro diretto all’angolino basso alla sinistra del portiere, ma sulla traiettoria c’è Milucci che stoppa la sfera spalle alla porta e, di tacco, trova il secondo palo interno e l’1-0 ospite, proprio come ieri ad Albacete. La squadra di Albani potrebbe aumentare il divario, ma Echeverria si supera ancora su De Oliveira, mentre Cucchi – all’esordio in campo con la maglia azzurra – non trova la deviazione sottomisura sul secondo palo, sul bolide da calcio di punizione di Boaventura. Al 9′, però, arriva la doccia fredda. Caverzan, già ammonito nel corso del primo tempo, interrompe fallosamente un pericoloso contropiede avversario e riceve il secondo giallo: la formazione di Vidal, allora, sfrutta la superiorità numerica e trova il pari con un tiro di Paz dalla distanza e la fortuita deviazione della difesa azzurra che spiazza Tornatore. Passano poco più di 30” e l’occasione di riportarsi avanti capita a Boaventura: stavolta è la traversa a dire di no al giocatore dell’Aosta, poi Mentasti non riesce nel tap-in a causa dell’opposizione della difesa; si resta così in attacco e la sfera arriva tra i piedi di Schininà che, dal limite, battezza l’angolino basso ma si vede chiudere lo specchio da Garcia (che aveva rilevato Echeverria). I ritmi sono altissimi: dopo 10” la palla gol è dei padroni di casa, ma Tornatore respinge il diagonale di Sancho. Al 16′ ci prova Zanatta, che raccoglie spalle alla porta la respinta di Garcia sul tiro di Schininà: il giocatore del Venezia riesce a girarsi bene, ma alza troppo la mira da due passi. Allora mister Albani si gioca la carta del portiere di movimento, sostituendo tra i pali Tornatore con Bertoli; fa lo stesso Vidal che – con il possesso di palla – manda sul rettangolo di gioco Mayoral con la pettorina. L’occasione che fa gridare al gol, però, è di Schininà che, a 11” dalla sirena, scarica da destra il diagonale che centra il secondo palo interno ed esce. Finisce 1-1: l’Italia torna imbattuta dalla Spagna, ma un pizzico di rammarico per una vittoria sfumata in maniera sfortunata, non manca.
SPAGNA – ITALIA 1-1 (0-0 p.t.)
SPAGNA: Perez, Paz, Vinas, Puente, De La Cruz, Echeverria, Mayoral, Azkarate, Fernandez, Gimenez, Garcia D., Sancho, Garcia M. All.: Vidal
ITALIA: Tornatore, Caverzan, Milucci, De Oliveira, Pizzo, Giannone, Bacoli, Zanatta, Schininà, Mentasti, Boaventura, Sordini, Ortisi, Cucchi, Bertoli. All.: Albani
ARBITRI: Carpintero Pedraza (SPA), Rodrigo Miguel (SPA) CRONO: Sanchez Rincon (SPA)
MARCATORI: 1’55” Milucci (I), 9’24” Paz (S) del s.t.
AMMONITI: Caverzan (I), Puente (S)
ESPULSI: al 8’44” s.t. Caverzan (I) per somma di ammonizioni