GIAPPONE-ITALIA 3-4 (p.t. 2-3)
GIAPPONE: Fujiwara, Sugawara, Kitahara, Komiyama, Murakami, Osodo, Matsumiya, Kamisawa, Hoshi, Kogure, Takahashi, Hatakeyama, Minamoto, Murayama, Kawahara. C.T.: Rodrigo.
ITALIA: Feller, Ercolessi, Forte, Botta, Giasson, Bertoni, Pinto, Duarte, Moreira, Lima, Calderolli, Romano, Bonfin, Melise, Gigliofiorito, Miarelli. C.T.: Menichelli
ARBITRI: Cumbo (Italia) e Nobumoto (Giappone)
MARCATORI: 8° 08" aut. Botta (I), 8° 21" Kitahara (G), 12° Calderolli (I), 17° Moreira (I), 19° Duarte (I) del p.t.; 3° Duarte (I), 16° Kogure (G) del s.t.
AMMONITI: Duarte, Minamoto, Matsumiya, Calderolli, Komiyama, Kamisawa
ESPULSI: /
TIRI LIBERI: 0/0, 0/0
Ha dovuto soffrire fino al 40° ma la giovane Italia di Menichelli torna a casa dal Giappone con una vittoria che fa morale e che le consente di proseguire al meglio la marcia di avvicinamento all'europeo ungherese del prossimo gennaio.
Dopo il pareggio senza reti di Nagoya, i 2700 spettatori dell'Osaka Municipal Gymnasium hanno visto gli azzurri imporsi per 4-3 su un buon Giappone capace di andare addirittura in vantaggio per 2-0 prima della rimonta italiana nei dieci minuti a cavallo tra fine primo tempo e inizio ripresa.
Decisiva per l'Italia la doppietta di Duarte e le prime reti in Nazionale di Calderolli e Moreira ma anche il solito grande Feller, protagonista di una serie di grandi parate fondamentali per consentire alla propria squadra di uscire vittoriosa dal secondo impegno di questa prima trasferta stagionale in Giappone.
Italia che, d'accordo con lo staff giapponese, otteneva di inserire in lista 16 dei 17 giocatori a disposizione, lasciando fuori solo Mammarella, a difesa della porta azzurra per l'intera partita di Nagoya, partendo con capitan Feller, Forte, Giasson, Romano e Moreira.
Giappone pericoloso al 5° con un schema d'angolo che portava al tiro Hatakeyama con Feller che, forse coperto, si salvava in corner.
Il primo tentativo azzurro era quello di Pinto che al 7° scheggiava la traversa con un destro da fuori sfiorato da Fujiwara, schierato oggi tra i pali da Rodrigo al posto di Kawahara.
Subito dopo padroni di casa vicini al vantaggio con il pericoloso Hoshi che, dopo aver ricevuto un lungo lancio con le mani di Fujiawara, rientrava sul destro trovando la spalla di Feller per la deviazione in angolo.
L'1-0 nipponico, prima rete della storia realizzata dagli asiatici agli azzurri, arrivava un minuto dopo con Hoshi che, praticamente sulla linea di fondo, metteva al centro un pallone che Botta deviava alle spalle di Feller nel tentativo di anticipare un avversario.
L'Italia, ancora scossa per la rete subita, incassava pochi secondi dopo il raddoppio giapponese grazie a una puntata di destro di Kitahara, bravo ad approfittare di un rimpallo al limite dell'area tra il solito Hoshi e Feller in uscita.
Al 9° Botta provava a farsi perdonare l'autorete ma Fujiwara salvava in angolo prima di un sinistro di Calderolli sull'esterno della rete.
Il Giappone riusciva a costruire altre due occasioni da goal, approfittando del momentaneo sbandamento italiano: all'11° capitan Kogure toccava una punizione per Kamisawa che, solo in area di rigore, calciava alto. Un minuto dopo era uno schema da rimessa laterale a mettere Muratami nelle condizioni di battere a rete trovando però un grande intervento di Feller.
Dopo aver rischiato grosso, l'Italia rialzava la testa con Calderolli che trovava la sua prima rete in azzurro finalizzando al meglio un contropiede a metà campo avversaria spalancata.
Il pareggio italiano arrivava al 17° grazie a un altro primo goal in Nazionale, quello di Moreira che, su imbucata di Bertoni, stavolta rubava il tempo ad avversario e portiere battendo a rete con una puntata di destro.
A un minuto dal termine del primo tempo l'Italia riusciva addirittura a ribaltare il risultato grazie a un preciso rasoterra di destro di Duarte su punizione.
Era lo stesso Duarte a ritoccare il tabellino a inizio ripresa trovando doppietta personale e 4-2 azzurro con una leggera deviazione in girata volante che anticipava Murayama, entrato al posto di Fujiwara, dopo un lungo lancio di Forte.
Entrata evidentemente in partita e smaltito l'annebbiamento per il doppio svantaggio, la squadra di Menichelli iniziava a giocare in scioltezza sfiorando la quinta rete con Ercolessi la cui botta di sinistro, dopo un contropiede condotto con Moreira, finiva sul palo alla destra di Murayama.
Al 6° grande occasione per il Giappone con un altro miracolo di Feller su destro ravvicinato di Hoshi che serviva poi un assist a Osodo sul secondo palo ma il suo tocco finiva incredibilmente fuori.
A cinque minuti dal termine Miguel Rodrigo schierava Kamisawa come portiere di movimento, trovando, alla seconda azione, la rete del 3-4 con capitan Kogure, ben pescato in diagonale sul secondo palo da Murakami.
Nei minuti finali gli azzurri, non lucidissimi per aver giocato la seconda partita in 48 ore in piena preparazione pre-campionato, soffrivano la pressione giapponese senza riuscire a colpire di rimessa e rischiando molto in una mischia davanti la porta di Feller.
Questa vittoria prolunga la serie positiva della Nazionale di Menichelli, protagonista fin qui di 5 successi e 2 pareggi, 27 reti realizzate e 6 subite.
"Anche quello di oggi è stato un match difficile – ha dichiarato in conferenza stampa Roberto Menichelli -. I miei giocatori hanno iniziato la partita sotto tono, senza la determinazione necessaria per disputare un incontro di alto livello. I due goal subiti nei primi minuti fortunatamente hanno svegliato la squadra che è riuscita a risalire da 0-2 a 4-2.
Poi il Giappone ha spinto con il portiere di movimento e ha trovato il 4-3. Nel finale abbiamo sofferto perché fisicamente non siamo ancora al meglio, in piena preparazione in vista dell'avvio dei campionati.
Pur non potendo essere soddisfatto dell'approccio dei miei all'incontro che ci è costato due goal, devo comunque anche dare loro atto di aver avuto forza e capacità per ribaltare il risultato.
Ero molto preoccupato dell'aspetto psicologico e mentale dei ragazzi che poteva portarci a faticare più del previsto in questa seconda partita. Nel finale della prima sfida avevamo spinto molto e infatti la stanchezza inevitabilmente si è sentita.
Anche qui ad Osaka, dopo i 4 legni colpiti nel match di Nagoya, abbiamo avuto con Ercolessi la palla per il 5-2 ma un altro palo ci ha negato il gol. A questo punto non parlerei più di sfortuna quanto di colpe nostre nel non riuscire a spedire la palla in rete – confessa sorridendo il CT azzurro-.
Se lo 0-0 di Nagoya è stato un risultato che ci ha penalizzato oltre misura qui ad Osaka mi ha dato molto fastidio aver subito 3 reti.
D'accordo con la staff giapponese ho deciso di portare 16 giocatori in panchina per far partecipare tutti da vicino a questa splendida esperienza fatta in Giappone, in un paese che ha organizzato alla perfezione l'evento, grazie anche a due impianti eccezionali che hanno permesso a quasi 5000 spettatori, esclusi quelli davanti ai televisori, di seguire dal vivo un match internazionale di futsal".
La partenza per l'Italia è prevista da Osaka per le ore 18,10 locali di venerdì 25 settembre con l'arrivo all'aeroporto "Leonardo da Vinci" fissato per la mattinata di sabato 26 settembre dopo uno scalo ad Hong Kong.
Gli azzurri torneranno in campo nella seconda metà di ottobre per un altro test amichevole che verrà ufficializzato nei prossimi giorni.