Sabato scorso ha messo a referto tre sigilli al PalaFerrara di Benevento, che fanno 16 in campionato. Palmiro Fergola, classe ’97, si sta ritagliando il suo spazio agli ordini di Gerardo Lieto e i suoi compagni dei Leoni Acerra non fanno che beneficiarne nella corsa con il Limatola alla Serie B.
SENSAZIONI FANTASTICHE. “Sono molto soddisfatto delle mie prestazioni fin ora, essere tra i protagonisti del gruppo è una sensazione fantastica, soprattutto se c’è feeling tra di noi perché credo sia uno dei fattori fondamentali. Sto rendendo nel miglior modo possibile in ogni partita, sto cercando di non deludere i tifosi, i miei familiari e soprattutto mister Lieto, con lui c’è un rapporto di amicizia, rispetto e sincerità, e ovviamente grazie alla sua fiducia posso esprimermi al meglio in ogni gara”.
LEONI UNA FAMIGLIA, ANNATA INDIMENTICABILE. “Iniziai a giocare a futsal all’età di 14 anni con il Futsal Pomigliano che quell’anno disputava la Serie C1 da cui siamo retrocessi, poi nella stagione successiva i Leoni mi portarono nel mio paese e da lì è nato un vero e proprio amore. Dopo quattro campionati tra retrocessioni e passi falsi, sono andato in prestito all’Atletico Cantera in cui disputai un’annata strepitosa, come i ragazzi e le persone che circondavano quella società, fu la mia prima competizione da protagonista in una squadra e da lì capii che potevo dare ancora di più, che potevo davvero superare i miei limiti.
Quando poi sono rientrato ai Leoni di sicuro non avrei immaginato di essere uno dei protagonisti sapendo che ci sono big come Spasiano e Tufano, e neanche di lottare per andare in serie B così precocemente per la mia età. Sarà uno degli anni impossibili da dimenticare, un sogno che speriamo si realizzi per un ragazzino che non ha mai vinto un campionato”.
FUORI DAL CAMPO. Sono un ragazzo single di 21 anni a cui piace vivere la vita con le persone giuste e, in un certo senso, anche in modo spericolato. Sono diplomato come geometra e lavoro in un ufficio privato ad Acerra, inoltre do anche una mano al campo Maracanà come mister dei bambini”.
