Un sogno sfumato per un soffio, ma la finale giocata da Italia e Russia è stato uno dei migliori spot per il calcio a cinque giovanile e non solo. Una gara di un'intensità incredibile, 24 giocatori sotto i 21 anni che hanno dimostrato ai 7000 spettatori di San Pietroburgo e non solo cosa vuol dire giocare a futsal. Chi c'era, ricorderà a lungo quello a cui ha assistito. Alla fine, un episodio ha spostato l'ago della bilancia in favore dei russi, lasciando l'amaro in bocca al gruppo azzurro: giocatori, staff e dirigenti.
Paolo Minicucci, l'allenatore che ha costruito questa squadra di livello straordinario in due anni di intenso lavoro, è deluso dal risultato, ovviamente, ma dei suoi ragazzi è orgoglioso.
Cosa ha provato al fischio finale? "La cosa che mi è subito balzata in testa – dice il tecnico – è che le due squadre hanno dimostrato con i fatti le potenzialità del futsal: sono state due ore di spettacolo puro, con due squadre che hanno giocato con un'intensità unica. Il rammarico è molto, perché in tutte le gare di questo europeo, esclusa quella con la Spagna, abbiamo dato un gol di vantaggio agli avversari, oggi non dovevamo, invece ne abbiamo date due, quindi è stato duro recuperare".
Azzeccatissimo l'inserimento di Garcia tra i pali. "Avevo analizzato la Russia nel modo di giocare e tutti i giocatori nello specifico. Sapevo che con un buon possesso palla li avremo messi sotto, quindi nel secondo tempo eravamo sotto di due reti e ho giocato quella carta che ha dato i suoi frutti".
Partita decisa solo da episodi? "Si, e nessuno lo potrebbe negare. Sapevo che questa partita si sarebbe decisa sulle palle inattive, lo avevo detto ai miei prima del match, infatti abbiamo preso quattro reti su cinque su palle inattive".
Cosa ha trasmesso questo primo campionato europeo per il futsal italiano? "Che l'Italia ha limato il gap che aveva nei confronti di nazionali quali Spagna e Russia. Ma non avevo dubbi, perché negli anni scorsi noi abbiamo lavorato con giocatori sotto età, e nel momento che abbiamo messo in campo i ragazzi di 20-21 anni sono arrivati questi risultati: 17 gare consecutive senza sconfitte e solo oggi abbiamo ceduto ai russi ai supplementari".
Il portiere Garcia dopo il palo a 7" dalla fine: "Pensavo fosse dentro, stavo già esultando. Poi mi è crollato il mondo addosso"
Leandro Garcia, il portiere azzurro che ha debuttato nel secondo tempo della finale, sfiorando il gol del pareggio a 7 secondi dalla fine, a fine match non trattiene le lacrime. Smaltita la delusione torna su quell'episodio: "Pensavo fosse dentro, stavo già esultando, poi mi sono girato e ho visto che ha impattato sul palo interno ed è uscita e sono crollato. Una delusione troppo forte perché siamo stati sfortunati in troppe occasioni mentre a loro è andato tutto bene".
Si aspettava di giocare dopo quattro gare in panchina? "Dalla prima partita conoscevo il mio ruolo, ovvero se in una gara le cose giravano male sarei entrato per giocare in porta ma avanzato, la mia caratteristica. Quindi quando nello spogliatoio il mister mi ha detto di entrare, ero più che pronto, tanto che ci ho provato fino all'ultimo secondo a contribuire al successo, però mi è riuscito solo in parte. Mi dispiace molto per questo, comunque abbiamo dimostrato di essere un grande gruppo fin dalla prima gara".
Così invece Andrei Fantecele, uno dei migliori in campo durante l'intero torneo. "Penso che in questo europeo abbiamo giocato bene in tutte le gare. La finale è stata durissima, loro hanno giocato bene all'inizio poi la gara l'abbiamo fatta noi, ma la sfortuna ci ha perseguitato".
Un giudizio sulla sua prestazione? "So di aver giocato bene così come tutti i compagni. Abbiamo dato il massimo in ogni gara, e in finale abbiamo fatto ancora di più tanto che eravamo riusciti a rimontare due gol di svantaggio andando sopra: quel tiro libero però ci ha condannato al secondo posto".
Il capitano Massimo De Luca: "Abbiamo fatto di tutto per vincere ma i pali e la provvidenza non sono stati dalla nostra parte".
Quali sono state le parole del mister ha fine partita? "E' venuto da noi e ci ha detto che per lui siamo i campioni siamo noi. Lo abbiamo emozionato".