L'Italia supera con un netto 4 a 2 l'Ucraina e conquista la vetta del girone, evitando anche una scomoda trasferta a Budapest per disputare il quarto di finale. E' super-Baptistella a guidare la truppa di Menichelli alla vittoria: tripletta e grande partita per il pivot della Luparense. Positivo anche oggi Assis, bene anche Forte. Anche oggi, infatti, il ct ha buttato nella mischia altri giocatori all'esordio europeo: Mammarella, Rizzo e Lima. Lunedi, quarto di finale contro la Repubblica Ceca.
La gara. Out Ercolessi e Duarte, gli azzurri fanno subito la gara: di Assis, Lima e Nora le occasioni migliori, ma Lysenko si fa trovare sempre pronto. Al 12' gli Azzurri sbloccano la situazione: Baptistella si procura e concretizza un calcio di punizione, che supera il numero uno giallo-blu anche grazie alla deviazione di Rogachov. Poco dopo, Romano sugli scudi: numero su Cheporniuk e puntata, di poco alta. Poi è Bacaro a esaltare i 3000 della Fonix Arena: prima fa sparire la palla al difensore, ma calcia di destro (non il suo piede) di poco a lato. Poi, altra magia ma stavolta serve la palla a Lima, che viene però anticipato da Sylchenko. Nella ripresa, passano due minuti e l'Ucraina trova il pari: Cheporniuk si infila con troppa facilità nella difesa azzurra, trovandosi a tu per tu con Feller che non può, stavolta, nulla. All'8' l'Italia torna in vantaggio. Sugli sviluppi di un corner, il pallone finisce poco fuori dall'area a Baptistella, che di punta sorprende Lysenko, che si lascia passare il pallone sotto le gambe. Il portiere ucraino si riscatta subito su Assis, che però al trova il 3-1 con un gran sinistro su scarico del "solito" Baptistella. Anche in questo caso, la complicità dell'estremo difensore di Lysenchuk è evidente. L'Ucraina sbanda e incassa la quarta rete. Assis recupera un pallone su un'ingenuità di Legachanov, Baptistella calcia con incredibile rapidità e trova il quarto gol. Assis coglie una clamorosa traversa, poi c'è tempo per gli esordi all'Europeo di Stefano Mammarella e Rizzo. Inutile il gol a due minuti dalla fine di Pavlenko.
Rizzo fa la storia. Nell'ultimo minuto di gara, il bomber dell'Acireale, 18 anni e 356 giorni, diventa il più giovane esordiente nella fase finale di un Europeo: il precedente primato apparteneva a Jiøí Novotný (Repubblica Ceca), sceso in campo contro il Portogallo padrone di casa nell'edizione 2007 a 19 anni e 129 giorni.
Menichelli. "Anche oggi abbiamo disputato una buona partita, sono soddisfatto del gioco e del risultato. Mi sento di fare i complimenti ai miei giocatori, in particolare ai tre esordienti (Lima, Mammarella e Rizzo, ndr). Se dobbiamo trovare il pelo nell'uovo, sicuramente i due gol subiti, frutto di alcuni momenti di disattenzione. In fase di possesso palla abbiamo fatto bene, creato tanto e segnato ancora quattro reti". Lunedi, quarto di finale con la Repubblica Ceca (vittoriosa in un rocambolesco match con l'Ungheria per 6 a 5). "Repubblica Ceca o Ungheria sarebbero state, in ogni caso, da affrontare nella stessa maniera. Si equivalgono, e il risultato del match di ieri sera lo dimostra ampiamente. Certo, con l'Ungheria avremmo avuto la certezza di avere spalti gremiti e un'atmosfera calda, che avrebbe comunque dato una carica in più anche ai miei giocatori."